Dietro la storia: Legione «Gabriel»


Nomi dei personaggi

Cominciamo dal protagonista: Gabriel Walken. Prende il cognome dall'attore Christopher Walken che nel bellissimo film “L'ultima profezia” interpreta l'arcangelo Gabriel, appunto. Ovviamente non potevo evitare di chiamare Michael suo fratello continuando sulla via degli arcangeli.
Il giovane leader del gruppo di orfani che si auto definiscono Exò, si chiama Oliver come l'orfano più famoso del mondo: Oliver Twist creato da Charles Dickens.
La scienziata argentina Isabel, impegnata nel progetto Vespro, porta, invece, il cognome dello straordinario e poetico fumettista Liniers autore di Macanudo (che vi consiglio vivamente).
La potente arcistrega del Missouri, Marylin Malloy è ispirata alla Kim Novak di “Una strega in paradiso” e porta il vero nome dell'attrice insieme al cognome del suo secondo marito.
Per il cacciatore nero ho usato il nome di uno dei personaggi della serie The Wire, Omar, e il titolo della serie stessa come cognome.
La Custode dei bracciali al tempo delle Streghe del Beneventano si chiama Grazia che riporta poi alla Grace del 2014 e per cognome le ho dato quello di un ex collega che ha revisionato il primo episodio di Legione.

Riferimenti storici

La prima Custode dei bracciali che si trova nel racconto vive a Babilonia durante la caduta dell'impero per mano dei Persiani. La seconda, invece, fugge da Benevento nel 1528 dopo il processo dell'Inquisizione a Bellezza Orsini, realmente esistita, della cui storia ancora oggi esistono due versioni: quella che la descrive come una vera strega e quella che la ritiene una semplice erborista accusata ingiustamente di stregoneria perché una persona da lei curata con delle erbe, invece che guarire, era morta. La terza custode è una donna Cherokee che si trova coinvolta nella deportazione della sua tribù verso i Territori Indiani dell'ovest, l'estenuante e fatale marcia degli indiani nel 1838 è conosciuta come il Sentiero delle Lacrime, uno dei più crudeli e tristi capitoli della storia americana.
Parlando dell'auto di Gabriel ho raccontato la leggenda della Porsche maledetta sulla quale perse la vita James Dean in un incidente nel 1955.
Nei flashback dei protagonisti ho inserito lo tsunami che ha colpito il sud est asiatico il 26 dicembre 2004 e il devastante uragano Katrina dell'agosto 2005.

Citazioni

In questo episodio sono tornata nel paesino dove si trova la misteriosa sede principale della Legione Segreta, da qualche parte sulle Alpi italiane sotto un monte senza nome. Il bar del villaggio è gestito da Stefano, versione invecchiata di mio fratello, che Gabriel saluta con un "Heilà, Stefanone!" citando il famoso "Heilà, Gamberone!" della serie My name is Earl.
Il laboratorio sperduto sulle Ande boliviane, dove il dottor Peacock porta avanti il progetto Vespro sui viaggi nel tempo, si chiama Zapotec come il personaggio di Topolino che insieme al collega Marlin nasconde la macchina del tempo nei sotterranei del museo di Topolinia.
Isabel Liniers ha subito in passato un'aggressione che le ha lasciato sette cicatrici come quelle che porta Ken Shiro.
Rufus, il gatto con cui conversa Gabriel da bambino, è lo stesso gatto che vegliava sugli orfani nel disneyano Bianca e Bernie.
Un sorvegliante dell'orfanotrofio guarda in tv una puntata di C.S.I. e specifico che si tratta della serie ambientata a Las Vegas con Grissom che per me resta la migliore.

Colonna sonora

Ci sono canzoni citate, passate alla radio, suonate e cantate dai personaggi.
I ragazzi dell'orfanotrofio ascoltano i vecchi album dei Muse associandoli ai loro ricordi d'infanzia. Per le notti insonni causate da inquietanti presenze, la scelta di “Enter Sandman” dei Metallica era quasi scontata.
La canzone di Tom Waits “Way down in a hole” ha fatto da sigla, in cinque diverse versioni, alla serie The Wire (capolavoro) e l'ho usata per l'incontro di Gabriel con il demone della droga che affliggeva Oliver.